La produzione di energia da fonti rinnovabili è una realtà sempre più accreditata e largamente diffusa.
Perché investire sulla produzione di energia da fonti rinnovabili
La produzione di energia da fonti rinnovabili è l’unica alternativa per evitare di utilizzare i combustibili fossili, che stanno iniziando a scarseggiare. Il loro impiego permette anche di ridurre le emissioni di gas ad effetto serra nocive per l’ecosistema. Per tutti questi motivi è molto importante investire sulla produzione di energia da fonti rinnovabili. Fortunatamente questo tema si sta diffondendo anche a livello governativo, con un’attenzione sempre maggiore verso le tematiche ambientali. Il surriscaldamento globale, infatti, è ormai da tempo un problema inconfutabile ed è il principale responsabile dello scioglimento dei ghiacciai e dell’innalzamento del livello dei mari.
Quali sono le fonti rinnovabili?
Prima di addentrarci maggiormente nell’argomento, andiamo a capire cosa si intende quando si parla di fonti rinnovabili o energie pulite. Sono ricavate da risorse che vengono naturalmente reintegrate e che dunque non vanno ad esaurirsi, come luce solare, pioggia, vento, onde e maree e calore geotermico. Il loro utilizzo, dunque, non pregiudica la disponibilità per le generazioni future. Tra le fonti rinnovabili più diffuse vi è quella idroelettrica, che soddisfa circa il 4% del fabbisogno energetico mondiale. Questi impianti possono essere ad accumulo (con la realizzazione di bacini ai quali attingere) oppure ad acqua fluente, sfruttando il moto naturale dei corsi d’acqua. L’energia del sole, invece, viene immagazzinata grazie ai pannelli fotovoltaici che trasformano le radiazioni solari in energia. Vi è poi il vento, che diventa elettricità grazie alle turbine eoliche. Infine altre fonti rinnovabili sono l’energia geotermica, ricavata dal calore della terra che scalda l’acqua presente nel sottosuolo e la fa uscire sotto forma di vapore e quella proveniente dalle biomasse.
Verso l’indipendenza energetica
Spesso questo tema viene sottovalutato, ma in realtà è di vitale importanza se parliamo di energie pulite: l’indipendenza energetica. Investendo nelle rinnovabili, infatti, l’Unione Europea vedrebbe ridursi sensibilmente la quantità di petrolio e gas importato da paesi extra UE. In questa specie di “corsa” all’indipendenza energetica la fa da padrona la Svezia, che già dal 2015 ha dichiarato di voler eliminare del tutto l’uso dei combustibili fossili all’interno del Paese. Discorso simile si può fare per la Germania, che è stata fin dagli anni ’80 pioniera del fotovoltaico. Una sfida vinta: lo Stato tedesco riesce infatti a soddisfare circa il 78% della domanda di elettricità da fonti rinnovabili.